Bloody Sound è un'etichetta indipendente, attratta per istinto e affinità elettiva da ciò che rielabora il canone e sfugge alle definizioni, dall'autenticità e dalla personalità degli artisti. È indifferente ai generi, alle mode, alle ideologie, all'alto o basso grado di fruibilità di un progetto musicale, così come al suo spessore sperimentale, anche se lo apprezza. Ama semplicemente ciò che la colpisce per attitudine. Pubblica i dischi che avrebbe sempre voluto trovare sugli scaffali del proprio negozio di dischi preferito. Si autoalimenta economicamente con le vendite ed organizzando concerti e dj set appoggiandosi alle realtà e alle strutture del proprio territorio - locali, circoli, centri sociali - e coinvolgendo di volta in volta, oltre ai gruppi del proprio roster, i nomi che reputa interessanti della scena underground nazionale e internazionale.
Bloody Sound muove i primi passi nel 2004 come fanzine, con spirito marcatamente "do it yourself". Il suo intento iniziale è quello di creare condizioni favorevoli al manifestarsi di una vera e propria scena nel suo territorio - la provincia di Ancona - legandosi a gruppi come Sedia, Edible Woman, Vel e Guinea Pig, che ne sono stati i precursori. Dal 2005 si dedica collateralmente con sempre maggior impegno all'organizzazione di eventi, sospingendo insieme ad altre realtà quell'ondata che farà delle Marche uno dei poli più vitali dell'underground nazionale degli ultimi anni. Nel 2007 la scena che si voleva creare è ormai ben viva e in fermento, folta di agguerrite formazioni pronte a varcare i confini locali; ed è così che per incrementare il proprio supporto Bloody Sound si trasforma da fanzine a etichetta, pubblicando nei due anni successivi nomi che catturano l'attenzione del circuito indipendente nazionale ( Lush Rimbaud, Dadamatto, Butcher Mind Collapse, Lleroy, Lebowski, Jesus Franco & the Drogas, Bhava, Gerda), spesso in coproduzione con realtà affini quali Wallace Records, Brigadisco ed altre etichette indipendenti italiane. Dal 2009 Bloody Sound rivolge progressivamente la sua attenzione alla scena nazionale, conservando immutate la passione e l'attitudine di sempre, corroborate ora dal bagaglio di esperienze, conoscenze e rapporti umani accumulato negli anni, a disposizione dei gruppi e degli artisti di cui di volta in volta si innamora. Lo testimonia ad esempio Volumorama, una serie di split 7” con il meglio dell’underground nazionale, pubblicata a cadenza non fissa a partire dal 2016. Orizzonti ampi ma radici salde nelle Marche: ne sono la prova tutti gli eventi e festival che Bloody Sound organizza o a cui partecipa. Nel 2024 ricade il ventennale della nascita: se ne vedranno e, soprattutto, ascolteranno delle belle!